Gazzola (Assoferr): a Pietrarsa si disegnerà lo scenario del trasporto ferroviario dei prossimi 20 anni

Roma, 27/05/2021

Finalmente si torna a Pietrarsa. Dopo più di un anno di sofferenze e di contatti esclusivamente tramite la Rete e dopo due edizioni in trasferta, Genova e Trieste siamo pronti per incontrarci. E la prima occasione per il settore allargato delle ferrovie e dei trasporti è un luogo quasi simbolo, il museo ferroviario di Pietrarsa dove è nato cinque anni fa il Forum organizzato da Assoferr.

Tra i promotori dell’iniziativa, da sempre c’è stato Guido Gazzola e tra le imprese che l’hanno sostenuta c’è VTG di cui lei è un esponente di punta.

Con quale spirito si torna, a (quasi) fine pandemia a parlare di trasporto ferroviario?
Ottimismo e sguardo oltre la Pandemia per disegnare insieme il Paese del futuro. C’è sempre bisogno di un Paese forte, credibile, con programmazione di lungo periodo. La differenza è che oggi ci sono le risorse e Pietrarsa si candida a raccontare come il settore si immagina il trasporto ferroviario nei prossimi 15-20 anni.

Sono stati mesi difficili e penso all’impegno rispetto alla sicurezza dei dipendenti. Come è andato in traffico nell’ultimo anno?
Anche il traffico ferroviario, soprattutto quello legato alla grande industria e all’intermodalità, ha pagato dazio ma fortunatamente meno di altri settori del Paese. Abbiamo la fortuna di poter contare su una resilienza degli investimenti di lungo periodo. Non è la prima volta nella storia delle grandi crisi che il settore ferroviario è la chiave della rinascita industriale e occupazionale nei paesi industrializzati. E’ successo già dopo le grandi crisi del passato.

Capire come va il mercato delle merci ferroviarie è oggi ancor più interessante che nel passato. Tutti parlano di Green New Deal europeo ma poi le città (anche a causa della Pandemia) si sono trovate piene di auto e di camioncini per le consegne porta a porta. Dal suo punto di osservazione, stiamo andando verso la sostenibilità o la strada è ancora piena di ostacoli?
Le rispondo con una nota storica. Dopo la crisi del 1930 fu sospesa in Italia la costruzione di Locomotrici a vapore per far posto a quelle elettriche e a quelle diesel. Nel 2021, dopo la crisi di questo decennio sfortunato, possiamo affrontare il futuro con l’ottimismo di chi già in passato si è reso protagonista di cambi epocali. C’è chi guarda solo all’elettrico e chi anche ad altro. Io ad esempio aspetto con impazienza l’arrivo delle formule di idrogeno in grado di produrre gli ottani necessari per una mobilità smart.

Torniamo a Pietrarsa ed al suo impegno in Assoferr di cui è pur sempre vice presidente vicario. Che possiamo dire sullo stato di salute dell’associazione?
Come sempre ASSOFERR prova a tracciare una rotta per il settore e forte dei propri imprenditori e delle proprie aziende si apre sempre a nuove collaborazioni che condividano questo spirito e queste iniziative. La VicePresidenza in Conftrasporto è un segno della straordinaria crescita politica avuta in questi anni. Sono certo che il prossimo futuro ci riservi altre sorprese sempre nella condiVISIONE di un futuro green.

Sarà un Forum Pietrarsa di ripresa e resilienza, come il Piano cui tutti guardano con interesse e massima attenzione?
Mi lasci dire, la definizione che menziona del Piano è in parte infelice perché non rende l’idea. Questo è il Piano del futuro del Paese. E conviene a tutti correre e prepararsi al cambiamento. Il futuro è di chi se lo prende per primo.

Chi arriva tardi i cambiamenti epocali li subirà sulle proprie ossa. Dobbiamo essere là davanti a guidare la transizione ecologica e abbiamo tutte le competenze per farlo. Mi permetta di chiudere con le congratulazioni al Dott. Luigi Ferraris per l’importante incarico che si appresta a ricoprire. Se come penso guarderà con convinzione allo stesso futuro, ci troverà aperti alla condivisione di idee e progettualità.